Brain storming, numeri, statistiche e tante idee sono uscite dal convegno “Il turismo del benessere e dello sportpertutti in Toscana” che si è svolto il 5 dicembre 2025 all’Auditorium delle Officine Garibaldi di Pisa, nell’ambito del progetto nazionale TranSport promosso da UISP Toscana in collaborazione con Confcommercio Pisa.
Dopo l’introduzione di Verter Tursi, referente del progetto nazionale TranSport per UISP Toscana, che ha richiamato il ruolo dello sport come infrastruttura sociale, hanno portato i saluti istituzionali Marco Ceccantini, presidente UISP Toscana, Massimiliano Angori, presidente della Provincia di Pisa, Stefano Maestri Accesi, presidente Confcommercio Pisa, Alessandra Rossi, presidente UISP Pisa APS è stata invece rappresentata in sala da Attilio Taddei a causa di una indisposizione che le ha impedito di partecipare.
Nel corso del convegno sono intervenuti, tra gli altri, Laura Carosi e Giovanna D’Inverno dell’Università di Pisa, Cesare Andrisano, direttore di Villa Sonnino e di OIKE Hospitality e altri rappresentanti del settore turistico e del terzo settore. Si è declinato anche il turismo sociale con Arnera Società Cooperativa Sociale con l’esempio di quanto accade all’isola di Pianosa, nell’arcipelago toscano. Gli interventi hanno toccato il turismo attivo, l’impatto sociale dello sport, i modelli di accoglienza orientati al benessere e le opportunità economiche legate a una Toscana accogliente, sana e inclusiva.
Nel suo intervento di apertura, Marco Ceccantini, dopo aver citato l’articolo 33 della Costituzione che assegna ai cittadini il diritto alla salute e al benessere attraverso lo sport, ha ricordato come 1 euro investito in attività motoria generi tra i 7 e i 9 euro di risparmio sulla spesa sanitaria nazionale, sottolineando anche i benefici in termini di risparmio sociale e di incremento delle relazioni.
Nella sua relazione tecnica conclusiva Ceccantini ha poi anche mostrato a titolo esemplificativo in dati della Half Marathon Firenze, organizzata da Uisp, la cui ultima edizione ha portato in città a correre 6000 podisti, di cui quasi 2400 stranieri, il che ha rappresentato un indotto certificato in termini di soggiorni in città degli stessi atleti e dei rispettivi familiari e amici. Ha spiegato anche di come, instaurando sinergie col Comune e con altri enti o soggetti, si possano organizzare dei benefit per i partecipanti che siano di appeal per incentivare la partecipazione e il soggiorno in città, con le relative ulteriori ricadute sul piano economico per la città stessa. Ovviamente l’esempio è replicabile per altre manifestazioni. Anche altri relatori hanno citato l’esempio del podismo, includendo statistiche relative alla maratona di New York o alla maratona e alla mezza maratona che si svolgono ogni anno a Pisa.
L’appello finale condiviso dai relatori, lanciato con forza ed entusiasmo in particolare da Confcommercio, è quello di fare rete tra istituzioni, mondo economico, università e terzo settore, raccogliere dati dalle esperienze territoriali e da momenti di confronto come questo, e sviluppare così ulteriormente le possibilità che lo sport offre per il benessere, lo sviluppo economico e la coesione delle comunità.
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